mercoledì 12 dicembre 2007

Ebay gioca al ribasso


I vertici di eBay hanno fatto sapere che stanno pensando di abbassare considerevolmente le tariffe applicate ad inserzioni e transizioni. Venditori e compratori se ne stanno andando dal portalone delle aste per cercare nuovi luoghi d’incontro, specialmente negli USA, dove la sezione dedicata alle aste di Amazon.com spopola. La notizia è semplice, mentre le reazioni suscitate e i commenti sono invece molteplici e più complessi. Una cosa accomuna tutti, la considerazione che tale mossa non sia poi così intelligente, e probabilmente a ragione.

Secondo un gran numero di utenti, la qualità del servizio troppo bassa e l’assistenza molto spesso lacunosa, e politiche di gestione decisamente poco popolari (come l’azzeramento dei costi delle inserzioni nei giorni in cui gli utenti indicono “scioperi” dell’utilizzo del portale) a fronte di tariffe che da agosto 2006 sono diventate complessivamente parecchio onerose.

Pare inoltre sia cambiato il modo di comprare sul web, vi sono nuove esigenze, che il collaudato eBay non rispecchia più.
Comprare sul web, sta diventando una pratica consolidata, non è più un gioco o un esperimento. Gli utenti che hanno voglia di “giocare” al rialzo, rischiando di non riuscire ad acquistare il prodotto desiderato sono sempre meno. La gente, essendo meno diffidente nei confronti del web in genere, non è più legata a pochi siti di cui si fida, quindi i prodotti li cerca su Google e non più su eBay.

Insomma se eBay abbassasse le tariffe ne saremmo sicuramente tutti contenti, ma la convinzione generale è che non basterebbe questa mossa da sola ad invertire la tendenza. Il portale che, con la sua nascita reinventò il modo di intendere la compravendita ora deve reinventare se stesso, se vuole rimanere al passo con i tempi.

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